Acne: cos’è e come eliminare gli odiosi brufoli

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Acne: cos’è e come eliminare gli odiosi brufoli

 

Attraverso le ghiandole sebacee, la nostra pelle produce sebo con lo scopo di creare una pellicola di grasso per proteggersi dalle aggressioni esterne. L’acne è una malattia cutanea delle ghiandole sebacee che funzionano più del normale provocando un aumento del grasso della pelle, definito seborrea,che ostruisce i follicoli pilo-sebacei (pori) e colpisce soprattutto il viso e,in alcuni casi, torace e schiena. 

 

Colpisce circa il 70-80% degli italiani fra i 15 e i 20 anni, ovvero quasi otto adolescenti su dieci, e tende a regredire intorno ai 20-22 ann. Dato che la maggior parte dei soggetti che ne soffre ha meno di 20 anni si parla di un disordine della pubertà, che in rari casi persiste fino ai 30-40 anni; ad esempio è sempre più diffusa tra le donne adulte, alimentata da fattori nocivi come il fumo, stress, stanchezza e l’utilizzo massiccio di cosmetici per il viso.

 

Esistono diversi tipi di acne ed un viso acneico può manifestare sia punti neri (comedoni) che papule e pustole (brufoli).
La comparsa dell'acne non ha cause ben precise, nella maggior parte dei casi l'acne è stata contratta da soggetti che erano particolarmente predisposti sin dalla nascita, mentre l'alimentazione sarebbe erroneamente associata alla comparsa dell'acne, ma non ci sono evidenti correlazioni scientifiche tra acne e cibo, mentre il fattore ormonale ne sarebbe causa solo in parte: l'azione ormonale ha una variabilità individuale e generalmente non è riconducibile all'acne a meno che non si tratti di alterazioni ormonali importanti che comportano nelle donne anche irsutismo, obesità e anomalia del ciclo mestruale

 

Anche se in medicina è considerato un disturbo banale, l'acne può essere fonte di grande disagio sociale dato che gli sfortunati protagonisti sono in prevalenza ragazzi adolescenti e l’adolescenza è già di per sé un'età critica in termini di fiducia e stima personale. Spesso la comparsa di pochi brufoli comporta un senso di ansia e di insicurezza soprattutto se avviene in coincidenza con un evento importante a cui si deve partecipare; è facile, quindi, immaginare quanto l'acne, ovvero la comparsa di molti brufoli sul viso, possa risultare destabilizzante per un soggetto molto giovane, che cercherà ogni modo possibile per sconfiggerla.

 

Nonostante possa essere vissuta come una patologia grave, paragonabile a quella del diabete, sono pochi quelli che si affidano ad un dermatologo o ad uno specialista della pelle  per una diagnosi ed una cura, nemmeno il 15% di chi soffre del disturbo, mentre quasi tutti  si rifanno al fai da te e al passaparola. L'acne, invece, va curata come una patologia cronica e non sintomatica, che richiede un trattamento a lungo termine; generalmente la cura è di tre tipi: si possono utilizzare i retinoidi (composti chimici derivati dalla vitamina A), antibiotici orali (per i casi più gravi) oppure benzoile perossido.

 

Chi soffre d'acne deve avere un attenzione quotidiana maggiore della propria pelle, adottando abitudini sane come una pulizia accurata del viso, usando detergenti e tonici delicati e poco aggressivi, utilizzando cosmetici naturali e in quantità minime, evitando del tutto cosmetici come fondotinta  e cipria che ostruiscono i pori, limitando la respirazione delle cellule, inoltre anche il fumo di sigarette può impedire una corretta eliminazione delle sostanze tossiche della cute, così come fare attività fisica può essere un toccasana anche per la salute della pelle, in quanto rimette in moto e regolarizza la produzione ormonale. 


Spremere i brufoli non è mai una buona soluzione! Si rischia, infatti, un aumento dell'infiammazione e nel tempo la comparsa di cicatrici indelebili.

Circa l'autore
Autore

Vincenzo Vigilante

Dott. Vincenzo Vigilante, farmacista specializzato in fitoterapia

22 marzo 2016

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