Questa sindrome porta con se tutta una serie di conseguenze importanti che vanno ben oltre la semplice irregolarità mestruale: a cominciare dall’iperandrogenismo clinico (con visibile irsutismo) e laboratoristico (eccesso di ormoni maschili), per finire con l’obesità e dislipidemia con oltre il 70% delle pazienti che sviluppano insulino-resistenza.
Nelle donne con sindrome dell’ovaio policistico non di rado si osservano le caratteristiche della sindrome metabolica che a sua volta incrementa il rischio di sviluppare diabete di tipo 2 ed, infine, anche patologie cardiovascolari. La novità veramente interessante viene da un recente studio condotto dai medici dell’università cattolica di Roma; si è infatti visto che somministrando melatonina, l’ormone del sonno, su un campione di donne affette dalla sindrome si assisteva ad una significativa riduzione degli ormoni androgeni, alla regolarizzazione del ciclo mestruale con conseguente ripristino dell’ovulazione. Studi precedenti avevano evidenziato che la melatonina si trova in alta concentrazione nel fluido follicolare.
Pertanto si è pensato che la sua attività antiossidante potesse proteggere i follicoli dallo stress ossidativo inducendo una corretta maturazione dell’ovocita.
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