Quando esporsi al sole per un'abbronzatura senza pericoli!

Pubblicato in Rimedi stagionali

Quando esporsi al sole per un'abbronzatura senza pericoli!

 

Sono innegabili gli effetti positivi del sole sul nostro stato psico fisico: migliora il tono dell'umore, rafforza i meccanismi di difesa dell'organismo ed attiva la produzione di vitamina D, fondamentale per fissare il calcio nelle ossa. Ci sono addirittura delle terapie (come la fototerapia) che sfruttano i raggi UV per curare alcune patologie, soprattutto quelle cutanee come la psoriasi. 
Quello che occorre sapere è che, senza le dovute precauzioni ed accortezze, il sole potrebbe diventare un nemico della salute provocando eritemi, scottature e nel tempo un invecchiamento cutaneo precoce e tumori della pelle (melanomi).

Il nostro corpo possiede già un sistema di difesa poiché l'epidermide, a contatto con il sole, produce maggiori quantità di melanina ed il risultato è l’abbronzatura. I melanociti che producono la melatonina reagiscono al sole in base al proprio fototipo; una persona dalla pelle molto chiara produce meno melanina di una persona dalla pelle scura e per questo motivo avrà più probabilità di incorrere a scottature ed eritemi. 

L'esposizione al sole deve essere graduale dato che il nostro corpo ha bisogno del tempo necessario per produrre difese sufficienti a proteggerci dai raggi solari; per questo motivo, l'esposizione deve essere, inizialmente, limitata e protetta da fattori solari molto alte, per poi ridurre la gradazione con il passare dei giorni. 
L'organismo inizia a produrre melanina solo dopo il secondo anno di età, per cui i bambini al di sotto dei due anni non dovrebbero mai essere esposti ai raggi diretti del sole, mentre i bambini maggiori di due anni hanno comunque uno strato di pelle molto sottile e sono per questo più sensibili ai raggi UV; è compito dei genitori proteggerli con filtri solari adeguati ed evitare la loro esposizione al sole nelle ore più calde.

Ecco alcuni consigli per un' abbronzatura sicura:

 

1) Il primo consiglio è quello di non esporsi troppo al sole i primi giorni di vacanza, a prescindere da quale sia il proprio fototipo. L'abbronzatura superficiale dei primi giorni è dovuta alla melanina già presente nel corpo che tende a sparire velocemente. Solo dopo 10 giorni circa si forma una abbronzatura duratura. 

2) Non meno importante è scegliere l'ora giusta per l’esposizione: le ore più sicure per prendere il sole sono quelle del mattino (8-12) e del tardo pomeriggio (dopo le 16); sono da evitare, almeno nei primi tempi, le ore più calde (dalle 12 alle 15). Inoltre, è preferibile esporsi al sole stando in movimento in modo che le radiazioni solari si distribuiscano in modo più omogeneo su tutto il corpo.

3) Durante le giornate nuvolose le radiazioni UVB (le più pericolose) filtrano ugualmente attraverso le nubi, senza che la persona avverta la sensazione di calore sulla pelle, per cui anche in questo caso è raccomandabile l'utilizzo di un prodotto solare (creme, gel e olii).

4) Deve prestare particolare attenzione chi assume determinati farmaci, come certi antiinfiammatori, gli anti-diabetici orali , certi antibiotici come le tetracicline, i contraccettivi orali, alcuni farmaci per la pressione alta, per i disturbi del ritmo del cuore, ecc.

5) Alcune malattie possono peggiorare con l'esposizione al sole, come la vitiligine e il lupus eritematoso: in questi casi il proprio medico o lo specialista consiglieranno provvedimenti da adottare.

6) Non si devono utilizzare profumi o prodotti per il trucco quando si prende il sole: potrebbero lasciare macchie antiestetiche sulla pelle o scatenare reazioni allergiche dovute alla foto-sensibilizzazione (una scottatura solare molto intensa anche per brevi esposizioni).

7) La protezione va applicata almeno mezz'ora prima dell'esposizione, per dare il tempo ai principi attivi di penetrare attraverso lo strato più superficiale della pelle. La crema non va spalmata ma va lasciata assorbire naturalmente dalla pelle, e bisogna ripetere la procedura ogni due ore e subito dopo il bagno, senza dimenticare i punti più delicati come naso, occhi, orecchie, collo, ascelle, incavo del ginocchio e dorso dei piedi. Per le labbra esistono degli stick appositi che prevengono secchezza ed herpes da tenere sulle labbra tutto il tempo che si è al sole mentre per gli occhi, sono necessari gli occhiali da sole con lenti scure (non colorate).

I filtri solari indicano l'SPF (Sun Protection Factor), cioè il fattore di protezione verso gli UVB, responsabili di eritemi e scottature. L'SPF indica la dose minima di esposizione al sole che può causare l'eritema: se una persona può rimanere al sole 15 minuti senza scottarsi, utilizzando una crema dal fattore 15+ potrà rimanere al sole 10 volte di più, ovvero 150 minuti, senza il rischio di scottarsi. Esistono filtri dalla protezione bassa, media, alta e molto alta ma è consigliabile utilizzare sempre almeno il fattore 15 per proteggersi dai danni del sole. Bisogna ricordarsi che i filtri solari perdono col tempo le loro proprietà protettive ed è consigliabile rinnovarli di anno in anno per avere la migliore garanzia di protezione

Circa l'autore
Autore

Vincenzo Vigilante

Dott. Vincenzo Vigilante, farmacista specializzato in fitoterapia

17 giugno 2016

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