L’osteoporosi: tutto quello che c’è da sapere sulla malattia delle ossa

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L’osteoporosi: tutto quello che c’è da sapere sulla malattia delle ossa

 

Osteoporosi significa letteralmente porosità dell'osso e si tratta di una malattia sistemica dello scheletro, caratterizzata da una ridotta massa ossea e dal deterioramento del tessuto osseo che comporta un aumento della fragilità e la predisposizione alle fratture, soprattutto dell'anca, della colonna vertebrale e del polso. 

 

Sono soprattutto le donne a soffrirne: l'osteoporosi colpisce, infatti, una donna su tre ed un uomo su cinque. La patologia viene distinta in osteoporosi primaria (post-menopausale o senile) e secondaria (causata da altri disturbi):

 

  • osteoporosi post-menopausale: colpisce la donna dopo la menopausa, cioè quando si verifica l'indebolimento osseo alla base dell'osteoporosi, a causa della carenza di estrogeni, che hanno di per sé un'azione protettiva nei confronti del tessuto osseo;
  • osteoporosi senile: colpisce entrambi i sessi con l'avanzare dell'età. L'osso è un tessuto vivo e complesso che si modifica continuamente in un ciclo che arriva fino alla vecchiaia, periodo in cui le ossa perdono la loro solidità e compattezza diventando leggere, porose e fragili;
  • osteoporosi secondaria: si verifica a seguito di malattie endocrine, neoplasie, malattie croniche, reumatiche e gastrointestinali, per l'assunzione di alcuni farmaci (tiroidei, immunosoppressori, anti-epilettici), eccessiva magrezza, carenza di calcio, bassi livelli di testosterone nei maschi, abuso di alcol e sedentarietà, fattori genetici ed ereditarietà.

 

Non è facile riconoscere la comparsa dell'osteoporosi; il più delle volte non presenta sintomi per anni mentre in altri casi può accompagnarsi a fastidi come dolore osseo ed artrosi. In molti casi ci si accorge dell'osteoporosi dopo una frattura, di solito del polso, dell'anca, delle vertebre o del femore, a seguito di una banale caduta. 

 

Prevenzione:
L'osteoporosi può essere fermata in tempo grazie ad una tempestiva attività di prevenzione, con esami appositi ed una corretta alimentazione. L'unico modo per conoscere lo stato di salute di tutto lo scheletro è attraverso l'indagine strumentale conosciuta come MOC (Mineralometria Ossea Computerizzata) eseguita con apparecchiature specialistiche che misurano la quantità e la densità di minerale del segmento osseo in esame. Questo esame è consigliato a tutte le persone sopra i 65 anni di età, alle donne in menopausa (soprattutto in caso di menopausa precoce), per chi è da tempo in terapia farmacologica, a seguito di fratture asintomatiche, in presenza di endocrinopatie.

 

Oltre agli esami diagnostici è importante mantenere uno stile di vita sano rappresentato da una dieta bilanciata, attività fisica e l'astensione dal fumo di sigaretta. Non esiste una dieta specifica per l'osteoporosi ma deve prevedere sicuramente una grande assunzione di calcio e vitamina D, incrementando il consumo di uova, fegato, pesce, latte e derivati. In caso di intolleranza alimentare al latte è possibile assumere calcio attraverso gli integratori alimentari. Al pari dei muscoli, anche le ossa rispondono all'esercizio fisico irrobustendosi; non è necessario l'impegno agonistico ma anche semplici azioni come camminare, ballare, o salire le scale stimolano sia i muscoli che il metabolismo ed aumentano la densità del tessuto osseo. Abbastanza inutile, invece, è il nuoto in quanto il corpo viene sostenuto dall'acqua e quindi il movimento non pesa sullo scheletro.

 

La terapia farmacologica dell'osteoporosi può essere costituita dalla prescrizione medica degli estrogeni (per le donne in menopausa), di integratori di calcio e vitamina D, inibitori del riassorbimento osseo e stimolatori della formazione del nuovo osso.

Circa l'autore
Autore

Vincenzo Vigilante

Dott. Vincenzo Vigilante, farmacista specializzato in fitoterapia

11 gennaio 2017

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